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Vatican Longevity Summit: scienza, etica e futuro della longevità

Dall'Italia e dal MondoVatican Longevity Summit: scienza, etica e futuro della longevità

Appuntamento il 24 marzo al Centro Congressi Augustinianum
Roma, 10 feb. (askanews) – Promuovere un invecchiamento sano, sostenibile e integrale. A due mesi esatti dal Primo Vatican Longevity Summit, l’Istituto Internazionale di Neurobioetica è lieto di annunciare questo straordinario evento scientifico, che avrà luogo il 24 marzo 2025 presso l’Auditorium del Centro Congressi Augustinianum in Via Paolo VI, Roma. Questo incontro di portata storica riunirà scienziati, premi Nobel e leader mondiali, con l’obiettivo di affrontare una delle sfide cruciali del nostro tempo.
Il summit, organizzato nell’ambito del Giubileo della Speranza 2025, rappresenta un’occasione unica per approfondire le più avanzate scoperte scientifiche e per riflettere sui valori etici fondamentali che guidano la ricerca in questo campo. Tra i protagonisti spiccano il professor Shyn’ya Yamanaka, Premio Nobel per la Medicina 2012 le cui scoperte sulla riprogrammazione cellulare stanno aprendo innumerevoli applicazioni; e il professor Venki Ramakrishnan, Premio Nobel per la Chimica 2009, la cui presenza conferisce al summit un livello scientifico e culturale eccezionale.
Il Primo Vatican Longevity Summit nasce su iniziativa di Alberto Carrara, presidente dell’Istituto Internazionale di Neurobioetica e di Viviana Kasam, presidente del BrainCircle Italia, purtroppo scomparsa nell’ottobre del 2024. L’evento conta con il patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita il cui presidente aprirà i lavori e si pone in sinergia con il Milan Longevity Summit.
Il Vatican Longevity Summit non sarà un evento isolato, ma il primo passo di un ambizioso progetto globale guidato dal Vaticano, in collaborazione con istituzioni scientifiche e accademiche internazionali. Questo progetto mira a promuovere un modello di longevità che non si limiti ad aumentare gli anni di vita, ma che li arricchisca in termini di qualità, dignità e sostenibilità, integrando scienza, etica e spiritualità.
In linea con i principi etici e antropologici condivisi, l’Istituto Internazionale di Neurobioetica intende sviluppare una piattaforma interdisciplinare per favorire un dialogo tra scienziati, filosofi, bioeticisti e policy-maker. La longevità umana integrale sarà il tema centrale delle attività future, con l’obiettivo di costruire una società che valorizzi ogni fase della vita e promuova la solidarietà intergenerazionale. Questo summit – si sottolinea – rappresenta non solo una riflessione scientifica, ma un appello a considerare l’invecchiamento come una responsabilità etica e una straordinaria opportunità di innovazione per il bene comune.
I saluti di apertura sono affidati a monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; poi è previsto l’intervento di Giulio Maira, fondatore e presidente della Fondazione Atena. Lectio Magistralis: Shyn’ya Yamanaka, introdotto dal professor Juan Carlos Ipsizua Belmonte; Venki Ramakrishnan, introdotto dal Prof. Valerio Orlando. Tavola Rotonda: moderata dal professor Nir Barzilai.
Sarà una occasione di confronto su temi innovativi e multidisciplinari. Juan Carlos Izpisúa Belmonte “Come i fattori Yamanaka influenzano le prospettive di longevità”; Valerio Orlando: “Resettare il tempo della dignità umana”; Vittorio Sebastiano “L’ovaio e i suoi segreti per la longevità”; Valentina Bollati “Non solo geni: anche il comportamento può aiutare a vivere in buona salute”; Eileen Crimmins: “La sfida tra durata della vita e durata della salute”; Camillo Ricordi “Quali modelli per la longevità?”; Conclusioni affidate a Nir Barzilai con la relazione “Da Matusalemme a noi: cosa succederà?”

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