AGI – Il timore, alle feste di Alberto Genovese, era che qualcuno “finisse in overdose” perché le ragazze erano “drogate fino al midollo” e lui voleva che tutti coloro che gli ruotavano attorno fossero “drogati come lui”. Soprattutto le donne.
Tutto ai party dell’imprenditore era estremo, anche il sesso, spinto fino al punto che le ragazze erano stordite e non ricordavano più quello che era successo loro. Fatti di questo tipo non più in un solo caso – quello ormai noto del 10 ottobre per cui Genovese è già in carcere – ma anche in un’altra occasione. A decidere la nuova misura cautelare nei suoi confronti per un altro stupro,
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