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Giappone, approvata nuova legge sul finanziamento dei partiti

AttualitàGiappone, approvata nuova legge sul finanziamento dei partiti

Dopo scandali che hanno investito il partito di Kishida
Roma, 20 giu. (askanews) – La Dieta (parlamento) giapponese ha approvato una legge rivista proposta dal Partito Liberaldemocratico al governo per riformare le regole di finanziamento politico, nonostante le critiche dei partiti di opposizione che hanno sostenuto che la legge non risolve adeguatamente il problema del finanziamento improprio dei partiti.
La formazione politica che esprime il primo ministro Fumio Kishida è nel mirino a causa di uno scandalo legato ai fondi neri che ha significativamente indebolito la fiducia nella politica.
La Dieta ha approvato la nuova norma sul controllo dei fondi politici pochi giorni prima della fine della sessione parlamentare prevista per domenica. Tuttavia, la mossa rischia di indebolire ulteriormente la posizione fragile di Kishida all’interno del partito.
Il Partito per il rinnovamento del Giappone, il secondo partito di opposizione più grande, inizialmente ha sostenuto il disegno di legge, ma ha cambiato posizione e ha votato contro nella Camera dei Consiglieri, sostenendo che il partito di Kishida non ha pienamente rispettato gli accordi raggiunti dai leader dei due partiti, incluse regole più severe per i fondi destinati all’attività politica.
Il principale partito di opposizione, il Partito democratico costituzionale del Giappone, sta organizzando la presentazione di una mozione di sfiducia contro il governo Kishida giovedì avendo come base proprio la vicenda dei fondi neri. In un programma radiofonico di mercoledì, Kenta Izumi, leader della formazione di opposizione, ha criticato Kishida, affermando che non si sta “assumendo alcuna responsabilità per lo scandalo”.
Kishida, dal canto suo, si è detto contrario a regole troppo rigide per il finanziamento dei partiti: “Poiché la politica costa denaro, non dovremmo assumere l’opinione irrealistica di vietare tutte le attività di raccolta fondi”.
Il primo ministro è schiacciato tra due diverse posizioni. Da un lato l’opposizione che vuole che si stringano i cordoni, dall’altro settori importanti del suo partito che invece è contrario a chiudere troppi canali di finanziamento.
Sia l’ex primo ministro Taro Aso sia il segretario del partito Toshimitsu Motegi hanno preso posizioni critiche nei confronti di un approccio troppo stringente.
Il Partito liberaldemocratico è al potere quasi ininterrottamente dal 1955.

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