Impedire nidificazione senza arrecare danno ai volatili
Roma, 16 set. (askanews) – A Dicembre 2022 risultano installati nel nostro paese circa un milione e duecentomila impianti fotovoltaici su tetto, apportando vantaggi considerevoli in termini di energie rinnovabili e salvaguardia dell’ambiente. Spesso però i pannelli solari vengono invasi dai piccioni: “Il loro agire è istintivo, nella ricerca di un anfratto sicuro per nidificare al riparo da predatori, vanno di fatto ad infilarsi in una camera mortale perché nelle giornate assolate sotto all’impianto si possono raggiungere temperature che rasentano anche i cento gradi” spiega Maurizio Chiacchierini di Italgam.La presenza dei piccioni sotto ai pannelli causa danni al rendimento degli impianti stessi: “il piccione produce una quantità importante di liquame che si secca e diventa un ostacolo allo scorrere dell’acqua meteorica, un ostacolo al defluire del calore e poi è molto corrosivo” continua Chiacchierini.La buona notizia è che oggi ci sono sistemi innovativi per impedire la nidificazione e soprattutto sono pensati per non arrecare danno al volatile. “Una barriera anti piccioni deve avere delle caratteristiche ben precise, prima di tutto quello di permettere la ventilazione e quindi far defluire il calore; poi far scorrere agevolmente sotto l’acqua piovana che non crei ristagni e non penetri poi all’interno delle abitazioni. Oltretutto deve avere come caratteristiche quelle di essere resistente al calore e ai raggi solari UV, noi per questo motivo abbiamo creato uno scovolo studiato specificatamente per questa problematica, da posizionare lungo tutto il perimetro dell’impianto fotovoltaico. È un prodotto assolutamente innocuo per i volatili” spiega ancora il referente di Italgam. Creare una barriera anti piccioni per suddetti impianti è diventato fondamentale, nel mercato ci sono vari prodotti: “alcuni, similari ai nostri e a basso costo, ma anche basso valore. Va considerato che la spesa principale che l’utente deve sopportare è quella dell’installazione: spesso servono piattaforme aeree e operai specializzati che salgano sul tetto a fare il posizionamento della barriera. Va usato quindi un prodotto che realmente funzioni e in più che duri anni”. Una soluzione, quella dello scovolo Evo 2.0 brevettato da Italgam, semplice, ma al contempo geniale e veloce da installare sotto i pannelli “vanno semplicemente a incastro lungo tutto il perimetro dell’impianto fotovoltaico e, cosa importante, non c’è bisogno di forare la cornice dei pannelli perché questo porterebbe al decadere della garanzia sull’impianto. Noi di Italgam proprio per questo motivo abbiamo vari diametri: 160 millimetri, 180 millimetri e addirittura, unici al mondo, il 220 millimetri per soddisfare tutte le situazioni di installazione”. Altro fattore determinante per impedire ai piccioni di passare, è un cospicuo spessore delle setole “le nostre sono addirittura zigrinate perché questo permette un maggior grip sulle superfici, ma soprattutto devono avere una rigidità tale da impedire ai tenaci piccioni di infilarsi sotto gli impianti e fare danni, anche per le proprie nidiate” conclude Chiacchierini.