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Coviello: “Premi Rc auto insostenibili, aumentano evasione assicurativa e sigle straniere”

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SoS del Garante degli assicurati nell’audizione odierna alla Camera dei Deputati: “Il Parlamento intervenga”. Su 50.000 targhe polacche circolanti in Italia, 35.000 solo a Napoli. Per assicurare la prima volta un motociclo 125cc servono mediamente 2.265 euro!”

Basta con premi insostenibili per la responsabilità civile auto che favoriscono il fenomeno dell’evasione assicurativa con tante sigle straniere: su 50.000 targhe polacche circolanti in Italia, 35.000 si registrano solo a Napoli. Occorrono interventi contro il caro assicurazioni per favorire la più ampia mutualità. Queste alcune delle denunce unitamente a proposte fatte oggi dall’economista Antonio Coviello, Garante nazionale degli assicurati” (Andci), ricercatore del Cnr-Iriss e docente di marketing assicurativo nell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, nel corso dell’audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante “Modifica all’articolo 133 del codice delle assicurazioni private (…), in materia di applicazione del premio minimo su base nazionale, ai fini dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, in mancanza di sinistri negli ultimi dieci anni” (proposta presentata dal deputato Francesco Emilio Borrelli).

Coviello, che ha presentato in Commissione Finanze una ricerca-studio sul fenomeno, parte dal presupposto che la proposta di legge, “nonostante alcune criticità, fermi i parametri del veicolo e del suo proprietario, è evidentemente tesa a realizzare maggiore equità tra gli automobilisti di tutto il territorio nazionale“.

Allo stato attuale – spiega Coviello – le tariffe assicurative sono differenziate in ragione di diversi elementi di rischio, uno dei quali è afferente alla residenza del proprietario del veicolo. Sulla base di questo elemento tariffario automobilisti con il medesimo stile di guida, sono soggetti a premi assicurativi diversi in ragione del potenziale di rischiosità del territorio di residenza.

Così, per esempio, gli automobilisti residenti a Prato o Napoli affrontano costi assicurativi più elevati rispetto agli omologhi residenti nella provincia di Belluno o Enna, nonostante il loro analogo comportamento alla guida, indenne da sinistri.

Certamente complesso correggere queste differenze – ha chiosato il garante –, tuttavia ho illustrato alla Commissione parlamentare situazioni e provvedimenti utili a eliminare fenomeni di evasione assicurativa o ricorso improprio a targhe straniere, a danno dell’intera collettività“.

Afferma il Garante: “La logica della ‘mutualità’, tipica dell’assicurazione, in caso di premio medio nazionale porterebbe evidentemente a un decremento del premio assicurativo in alcune province, ma andrebbe a discapito di altre dove necessariamente i premi aumenterebbero.

Coviello ha però evidenziato che il problema nasce nel caro tariffe e la difficoltà economica di qualsiasi consumatore medio che deve assicurarsi per la prima volta in classe Bonus/Malus 14. Si pensi che uno studente per assicurare un ciclomotore 125cc nella classe d’ingresso assicurativo Bonus/Malus 14 – non avendo i requisiti per la c.d. “legge Bersani” – il premio medio annuale richiesto dalle prime 10 compagnie di mercato è pari a: 1.279 euro a Milano, 1.964 euro a Roma, 2.265 euro a Napoli.

Premi assicurativi insostenibili non solo per uno studente, ma persino per qualsiasi famiglia, che porterebbero anche all’evasione Rc auto. Tema assolutamente da attenzionare quello dell’evasione, che interessa circa 2,6 milioni di veicoli non assicurati, oltre il 5% del totale circolante in Italia; in alcune regioni questa percentuale assume livelli molto superiori, fenomeno che nella città di Napoli è stimato in oltre 1 veicolo su 10.

Ma c’è da chiedersi se, alla luce dei premi richiesti dalle imprese di assicurazione a coloro che si assicurano per la prima volta, in assenza dei benefici ‘Bersani’, non vi siano responsabilità condivise.

Tanto che, per esempio a Napoli, per non rinunciare all’assicurazione si sta diffondendo il fenomeno di veicoli con targa straniera. Non è raro, infatti, imbattersi in veicoli (soprattutto ciclomotori e motocicli) reimmatricolati in Polonia (anziché in Romania o Bulgaria) e circolanti con assicurazione dello Stato di immatricolazione: 53.000 targhe straniere circolanti in Italia (35.000 solo a Napoli)”.

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